Dal 7 novembre diventa obbligatorio
E’ stato firmato il decreto attuativo dell’art. 172 del Nuovo codice della strada per prevenire l’abbandono dei bambini nei veicoli.
La vita frenetica nella quale tutti, consapevolmente e inconsapevolmente, siamo immersi, talvolta ci “sconnette” dai nostri affetti più cari.
Nei casi più estremi, c’è chi dimentica il proprio bambino sul seggiolino dell’auto, solo e al sole.
I fatti tristemente noti alla cronaca, da ultimo quello accaduto qualche mese fa a Catania che ha visto la morte di un bambino dimenticato dal padre nell’auto sotto il sole, si ripetono, secondo una tragica e copiosa dinamica: un’amnesia dissociativa transitoria (il genitore ha un vuoto di memoria, un black-out mentre è al volante, preso dai mille pensieri).
La tragedia è in agguato. Sensi di colpa e una doppia morte, quella del figlio e del genitore che difficilmente e lentamente tornerà ad una vita normale e serena.
Sono tragedie immani, inconcepibili per una società chiamata civile. Tutti ci sentiamo immuni e condanniamo con forza, ma come può succedere… eppure.
Alla luce della realtà e dei fatti, l’esigenza di introdurre sistemi di sicurezza e di allarme idonei a prevenire l’abbandono di bambini in auto erano e sono urgenti.
La Legge n.117
La legge 1 ottobre n. 117 del 2018, modificando l’art. 172 del Nuovo codice della strada, di cui al decreto legislativo n. 285/1992, ha disposto l’installazione obbligatoria di dispositivi luminosi e acustici per prevenire l’abbandono di bambini, di età inferiore ai quattro anni, nei veicoli chiusi.
L’obbligo del seggiolino anti abbandono sara accompagnato da campagne di informazione e di sensibilizzazione sociale per la corretta modalità di utilizzo dei sistemi di sicurezza e dei rischi derivanti dall’amnesia dissociativa.
Completano il quadro, agevolazioni fiscali per l’acquisto di seggiolini salva-bebè.
L’art. 172 del codice della strada, rubricato “Uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta e sicurezza per bambini”, recita, che:
“I bambini di statura inferiore a 1,50 m devono essere assicurati al sedile con un sistema di ritenuta per bambini, adeguato al loro peso, di tipo omologato secondo le normative stabilite dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, conformemente ai regolamenti della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite o alle equivalenti direttive comunitarie”.
Dal 7 novembre 2019 scatta l’obbligo
Dopo un iter legislativo complesso, il 7 ottobre, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli ha firmato il decreto attuativo dell’art. 172 del Nuovo codice della strada.
Con la pubblicazione del decreto ministeriale sulla Gazzetta Ufficiale del 23 ottobre 2019, l’obbligo del seggiolino anti abbandono diventa operativo 15 giorni dopo, a partire dunque dal 7 novembre 2019.
Tipologie, caratteristiche e funzionamento
Il sensore anti-abbandono, sarà così definito:
«Un dispositivo di allarme, costituito da uno o più elementi interconnessi, la cui funzione principale è quella di prevenire l’abbandono dei bambini, di età inferiore ai quattro anni».
Attualmente in Italia sono disponibili seggiolini con dispositivo incorporato o dispositivi universali da inserire in qualsiasi seggiolino. Questi ultimi funzionano col bluetooth o col cavo collegato all’accendisigari dell’auto.
Il decreto, tuttavia, sembra introdurre anche un terzo strumento, accessorio o in dotazione base, compreso nel fascicolo di omologazione della vettura.
Il funzionamento dei distinti sistemi di sicurezza prevede generalmente che il dispositivo si attivi ad ogni utilizzo in modo automatico ed emetta tempestivamente segnali visivi e acustici, o visivi e aptici, dentro e fuori l’autovettura, per segnalare la presenza del bambino nel seggiolino, quando la vettura si spegne.
I dispositivi di allarme possono inviare notifiche di allarme anche con messaggi o chiamate sul telefono.
Le agevolazioni
La legge di Bilancio 2019 ha previsto un contributo di 30 euro per l’acquisto di seggiolini anti-abbandono.
Il contributo erogato fino a esaurimento delle risorse disponibili, sarà pari a 15,1 milioni nel 2019 e un milione per il 2020. Verrà quasi certamente assegnato solo ai primi richiedenti quindi tutti ne beneficeranno.
Le modalità per ottenere l’incentivo, sono comunicate nel decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 23 ottobre 2019.
Il Codacons ha definito l’ammontare dell’agevolazione una vera e propria elemosina a cui riusciranno ad accedere poche famiglie. Si consideri il costo del dispositivo tra i 50 e i 100 euro.
Multe e sanzioni
L’art. 172, c. 10, del codice della strada, prevede per il conducente che non fa uso dei dispositivi di ritenuta per bambini, una sanzione amministrativa che va da 81 euro a 326 euro. È prevista inoltre la decurtazione di 5 punti dalla patente.
Se il conducente, nell’arco di due anni, incorre per almeno due volte alla violazione prescritta, è soggetto alla sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da quindici giorni a due mesi.
Se l’auto è priva di ritenuta, un bambino di età inferiore ai tre anni non può viaggiare. Se il bambino ha un’età superiore ai tre anni, invece, può viaggiare sul sedile anteriore se la sua altezza supera 1,50 cm.
Un’eccezione riguarda i taxi: il bambino può viaggiare senza seggiolino solo se occupa il sedile posteriore, accompagnato da un passeggero di età superiore ai 16 anni.
Conclusioni
Leggi e dispositivi a parte, il buon senso resta il migliore salvavita. Diverse precauzioni possono e soprattutto DEVONO essere prese.
Imparare piccoli gesti quotidiani può essere provvidenziale. Non è ne concepibile ne ammissibile lasciare un bimbo solo in auto.
Tra questi, a titolo di esempio e suggerimento:
- Parlare col bimbo durante il tragitto per non perdere la percezione della sua presenza creando un contatto continuato;
- Puntare più sveglie nel cellulare per l’arrivo previsto;
- Lasciare il portafoglio nel sedile posteriore, vicino al seggiolino.
- Chi più ne ha più ne metta, non saranno mai troppi.
dott.ssa Domenica Palamidessi
e per le famiglie straniere o Italiane con resistenza all’estero che si trovano a transitare in territorio italiano in occasione delle ferie, come si devono comportare? quali i obblighi hanno anche se rimango poche settimane in Italia? grazie