Il contratto, elementi e contenuto
Gli anni 80 e gli acquisti delle Famiglie
La domanda di credito delle famiglie italiane, ha avuto negli ultimi anni un andamento sempre crescente a partire dagli anni ottanta, con l’introduzione di prodotti di prestito e finanziamento cosiddetti di credito al consumo. Si tratta di prestiti rivolti per lo più alle famiglie, finalizzati all’acquisto delle più svariate tipologie di beni e servizi (abitazioni, auto, elettrodomestici, vacanze, etc.) concessi da una banca, da una società finanziaria o negozio convenzionato con un intermediario finanziario. Trattandosi di uno strumento di finanziamento rivolto soprattutto ai privati consumatori, spesso si rende disponibile presso i punti vendita e le agenzie turistiche che concedono un credito tramite convenzioni col soggetto abilitato ad erogare.
In passato, servirsi del credito al consumo, era sinonimo di disagio e inferiorità sociale che scaturiva da difficoltà a cui la famiglia poteva far fronte solo ricorrendo ad un prestito e pertanto tale necessità classificava la famiglia come bisognosa di aiuto. Col tempo questo pregiudizio viene superato, favorendone così la diffusione e il suo maggior ricorso con strumenti di finanziamento oggi sempre più complessi ed evoluti, la cui utilità è quella di permettere il pagamento di somme di denaro attraverso la formula della rateizzazione dando la percezione che la spesa da affrontare sia meno gravosa e soprattutto accessibile.
Caratteristiche, definizione e disciplina
Secondo l’art. 121 del Testo Unico Bancario, con Credito al Consumo si intende:
la concessione di credito, nell’esercizio di un’attività commerciale o professionale, sotto forma di dilazione di pagamento, di finanziamento o di altra analoga facilitazione finanziaria a favore di una persona fisica la quale agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta.
Da questa definizione emergono i seguenti negozi giuridici: la dilazione di pagamento, finanziamento o altra analoga facilitazione finanziaria.
Generano le seguenti categorie:
- la vendita a rate con riserva di proprietà;
- il leasing traslativo al consumo;
- i pagamenti rateizzati con carta di credito;
- i prestiti personali e cessioni del quinto dello stipendio e della pensione;
Il credito al consumo presenta le seguenti caratteristiche:
- è finalizzato agli scopi più svariati come l’acquisto di un bene (auto, computer, abitazione) o servizio (vacanza, prestazione medica etc.);
- può essere erogato in un’unica soluzione si classifica come un’apertura di credito per cassa attraverso la formula della rateizzazione, il denaro viene rimborsato secondo un piano di ammortamento calcolato per un certo numero di anni e rate sulle quali si calcolano gli interessi viene utilizzato dalla banca o finanziaria, come canale per acquisire nuovi clienti;
- stimola il consumo.
Un contratto di finanziamento, espone chi lo contrae al rischio di insolvenza da cui possono derivare una serie di spiacevoli conseguenze, prima tra tutte l’iscrizione in banche dati come cattivo pagatore. In virtù di questo la legge bancaria e leggi successive, hanno migliorato la normativa a tutela del consumatore e dei suoi diritti. Si veda il d.lgs. 206/05 c.d. Codice del Consumo, il d.lgs. 385/93 e il d.lgs. 141/10.
I principali vantaggi del credito al consumo sono:
- diluire, rendere quindi meno gravoso, l’impegno finanziario;
- acquistare un bene, che non sarebbe stato possibile acquistare con le risorse di denaro disponibili oggi, ricorrendo alla propria capacità di reddito futuro;
- lasciare inalterata la capacità di indebitamento e mantenere il risparmio già costituito potendo ricorrere in maniera combinata e indifferente, alle due modalità di pagamento.
Due tipologie di prestito
Un prestito può essere di due tipi:
- finalizzato;
- non finalizzato.
Si dice finalizzato quando la concessione di finanziamento viene subordinata all’acquisto di un determinato bene o servizio che il cliente si impegna ad acquistare. Il soggetto abilitato all’erogazione del prestito dovrà quindi essere a conoscenza di come la liquidità concessa, sarà utilizzata dal soggetto richiedente. Normalmente riguarda l’acquisto di beni e servizi ed è concesso tramite un venditore/punto vendita cui vi è in essere una convenzione con una banca o finanziaria. Il prestito finalizzato si caratterizza dalla rapidità e dalla semplicità rispetto altri prestiti.
Si dice non finalizzato, il prestito concesso per uno scopo non precisato dunque, non occorre motivarne la richiesta. Si tratta dunque di liquidità pura concessa a favore del richiedente il quale può disporne a suo piacimento.
Il mercato dei prestiti e l’indebitamento medio
Lo storico della Banca d’Italia ci rivela come, tra il 1998 e il 2004, l’ammontare complessivo dell’indebitamento medio delle famiglie italiane verso le banche è aumentato di quasi il 130%, mentre solo nel 2004 l’istituto fa registrare un incremento del 18,6%. Il credito al consumo rappresenta quindi una possibilità a favore di famiglie con scarsa o nessuna liquidità immediata ma attenzione, questo va usato con saggezza e intelligenza e con la giusta ponderazione all’interno del proprio bilancio familiare.
E’ bene dunque che non finisca nelle mani sbagliate o si rischia di entrare in un circolo vizioso dal quale è poi difficile uscire.
Gli elementi obbligatori del contratto
Nel rapporto tra un soggetto richiedente denaro e soggetto erogante, vi è sempre in essere un contratto di finanziamento che obbligatoriamente deve contenere:
- il nome di tutti i soggetti che firmano un contratto di finanziamento (banca o finanziaria erogante il denaro, nome del cliente richiedente);
- l’importo totale quindi lordo del prestito, l’importo netto spettante al cliente, il periodo temporale, importo e numero delle rate, modalità di erogazione, la periodicità delle rate (mensili, trimestrali, semestrali etc.);
- il TAN (Tasso Annuo Nominale) sarebbe a dire, il tasso di interesse puro di un finanziamento e le condizioni ad esso riferite (possibilità di modifica nel tempo, dettaglio analitico degli oneri applicati al momento della conclusione del contratto etc.). Permette di calcolare la quota interesse che sommata alla quota capitale determina la rata periodica di rimborso . E’ espresso in percentuale e su base annua;
- il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) indica il costo totale di un prestito; normalmente utilizzato per confrontare la convenienza economica rispetto ad altri prestiti, include tutte le spese e gli oneri generati dal prestito. In alcuni casi è possibile che vengano escluse alcune voci dalla base di calcolo. E’ espresso in percentuale e su base annua;
- copertura assicurativa a garanzia del pagamento del prestito nei casi di morte, licenziamento, invalidità, malattia e altre cause di sopravvenuta impossibilità di proseguire i pagamenti da parte del debitore. Tale costo è indicato e contenuto nel TAEG;
- garanzie richieste;
- le modalità di recesso dal contratto.
Conclusioni
Grazie alle le sue caratteristiche il credito al consumo è un utile strumento che ben risponde ad esigenze di immediata liquidità a patto però, che venga utilizzato con i dovuti accorgimenti. In sintesi si consiglia di:
- accertarsi sulla serietà e professionalità dell’operatore/intermediario al quale ci stiamo rivolgendo. Mediatori creditizi e Agenti in Attività Finanziaria non erogano il prestito direttamente ma fungono da intermediari tra il cliente e l’organismo erogante il prestito. Questo servizio è remunerato da una provvigione che caricata al cliente e che incide sul costo totale del prestito. Tale costo è compreso nel TAEG;
- valutare diverse offerte e diversi preventivi prestando cura a non firmare da subito un contratto;
- controllare che il contratto contenga tutte le informazioni di cui al paragrafo sopra (elementi contenuti nel contratto);
- fare riferimento al SECCI (Standard European Consumer Credit Information). E’ fatto obbligo all’operatore, di consegnare gratuitamente questo modulo;
- non ricorrere ad un prestito per spese non strettamente necessarie o per spese che provocano altre spese. Fare debiti per pagare debiti innesca un circolo vizioso dal quale è poi difficile uscire;
- documentarsi sul diritto di recesso;
- non fidarsi di offerte troppo allettanti in termini di tassi, velocità, etc. Stessa cosa per quanto riguarda amici stranamente insistenti i quali potrebbero avere un interesse sul buon fine dell’operazione, ad esempio la promessa di compensi da parte di un operatore ad affare concluso;
- esaminare con cura il proprio bilancio familiare e determinare la capacità di esborso. Da questa va stabilita la rata e la durata ottimale del prestito evitando così un sovraindebitamento;
- prestare particolare attenzione al TAEG, vero costo totale dell’operazione. E’ un utile parametro nel confrontare le offerte di stessi operatori, o tra operatori differenti;
- accertarsi su eventuali penali in caso di estinzione anticipata;
- completare l’elenco usando il buon senso.