Definizione, funzionamento e ambito di applicazione
Storia, definizione, scopo e motivazioni
Il recupero crediti è definibile come l’attività il cui scopo è quello di ottenere un credito nei confronti di un debitore che per una serie di motivi non onori il proprio debito. Il non adempiere all’obbligazione può dipendere da momentanea difficoltà o da atti volontari volti a non onorare il debito. Nella vita aziendale, il credito rappresenta gran parte della propria ricchezza pertanto si comprende quanto sia indispensabile la puntuale riscossione. Tuttavia finché questo non è integralmente o parzialmente recuperato resta per l’azienda solo una potenziale ricchezza e il non recuperarlo nei tempi pianificati può provocare danni anche consistenti per cui l’attività di recupero crediti diventa fondamentale soprattutto in Italia, paese in cui i crediti incagliati sono in costante aumento.
Le motivazioni che determinano un credito incagliato possono essere molteplici:
- disorganizzazione, superficialità, dimenticanza del debitore;
- insoddisfazione dello stesso di un prodotto servizio offerto;
- sopravvenute differenze contrattuali che lo hanno indisposto;
- sbagliata valutazione sulla solvibilità di un cliente;
- tentativo del debitore di fare il “furbo”.
Nei primi due casi il recupero dei crediti non dovrebbe essere troppo difficile in quanto non vi è una vera e propria volontà specifica di non pagare e normalmente il problema si risolve con un paio di solleciti, gli altri casi invece rischieranno di rendere il recupero dei crediti più complicato in quanto dietro il mancato pagamento si nasconde una volontà manifesta.
Si possono individuare due fasi una subordinata all’altra. In una prima fase vi è il tentativo di recuperare il credito bonario che prevede la collaborazione del debitore ed è detta di recupero crediti stragiudiziale. Laddove questa fallisca, ne seguirà una più aggressiva, in via giudiziale e coercitiva.
L’attività stragiudiziale, snella e meno costosa
Nasce e si sviluppa nel mondo anglosassone e si vede in Italia a partire dagli anni 70. Dalla metà degli anni ottanta in poi si assiste alla nascita di strutture di service specializzate e ben organizzate che tuttavia svolgevano attività di recupero crediti stragiudiziale molto marginalmente, per cui può dirsi che questa è un’attività che si è diffusa abbastanza di recente.
Oggi la situazione è molto cambiata in quanto si è capito che l’attività stragiudiziale permette risparmio in termini di tempo e costo, inducendo banche e gruppi bancari, enti pubblici e imprese ad avvalersi sempre più di questo strumento che tutela l’immagine aziendale e salvaguarda il rapporto coi clienti.
L’attività stragiudiziale nel recuperare un credito è dunque lenta, dispendiosa e spesso, se generalizzata e mal mirata, inefficace, tuttavia questa diventa indispensabile quando non restano altre strade.
Il creditore è consapevole di essere nella posizione di esigibilità di un credito che comincia a essere in sofferenza e a creargli qualche problema per cui il suo scopo è quello di recuperarlo non aggravando la propria situazione, minimizzando tempo e denaro. Il recupero del credito si auspica indolore per entrambi i soggetti dell’obbligazione. Scopo del recupero stragiudiziale è quindi quello di trovare la soluzione ottimale per i soggetti obbligati al disincaglio del credito.
Il processo bonario
Normalmente i passi che si seguono sono:
- attività di rintraccio del domicilio del debitore: si effettuano sopralluoghi da parte della società incaricata;
- solleciti scritti e telefonici: si avvisa il debitore circa la sussistenza e l’ammontare del debito e sulla volontà di recuperarlo bonariamente tramite la suddetta società. Si tiene il debitore sotto pressione e si vuole trasmettere allo stesso che si comincia a fare sul serio e ci si accerta sulle sue intenzioni, adempiere con le buone in via stragiudiziale o coattivamente in via giudiziale. Difficilmente si trova una soluzione da un unico contatto telefonico;
- intervento dell’esattore al domicilio del debitore: presso il domicilio di quest’ultimo si crea un contatto con un agente preposto, si discute sul problema e su varie opzioni di risoluzione, si prospetta la possibilità di recuperare il credito con un piano di rientro in un’unica soluzione o a rate, si cerca di comprenderne la psicologia, la disponibilità a collaborare e la reale difficoltà a pagare;
- ulteriore intervento telefonico;
- costituzione in mora tramite raccomandata con ricevuta di ritorno: è il biglietto da visita del service quindi del creditore cui ha avuto mandato. Si intima al debitore in via ufficiale il pagamento entro un termine ben preciso oltre il quale può essere avviata la fase stragiudiziale con addebito di tutti i maggiori oneri e spese sostenute. E’ un atto formale col quale ne viene ufficializzata la posizione e dopo il quale è possibile:
- avviare le procedure di recupero;
- evitare la prescrizione del credito;
- ulteriore intervento telefonico;
- diffida legale tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.
Le società di Recupero Crediti e i vantaggi al loro ricorso
Pur essendo un’attività nuova, si comprende quanto sia indispensabile una elevata professionalità e specializzazione di chi se ne prende carico, e i vantaggi di rivolgersi a società che operano in tal senso sono molteplici
- massima motivazione della società che nel recuperare il credito realizza la propria provvigione;
- riduzione al minimo di azioni legali generalizzate costose e poco efficaci;
- marginale esposizione dell’immagine e del buon nome aziendale nei confronti dei clienti;
- elevata percentuale di successo in quanto il debitore tende a riconoscere nel terzo specializzato, una maggiore capacità al recupero per cui cede più facilmente;
- tempi molto brevi nel definire una pratica;
- notizie sempre aggiornate sui debitori;
- benefici fiscali in caso di insolvenza del credito.