Un aiuto alle famiglie non soggetto a tassazione
I soggetti interessati
L’Assegno per il Nucleo Familiare, denominato comunemente ANF, é una prestazione che viene erogata per aiutare le famiglie del lavoratore e del pensionato.
Possono farne richiesta i lavoratori dipendenti, autonomi, i collaboratori domestici italiani, comunitari ed extracomunitari, i lavoratori parasubordinati iscritti nella gestione separata dell’INPS ed i pensionati.
L’assegno familiare, ANF, é una prestazione che spetta non solo al familiare a carico bensì alla famiglia nel suo complesso. Viene considerato tale quello a cui fa parte coniuge, figli minori, diversamente abili, fratelli, sorelle e nipoti minori, genitori e nonni ed equiparati, sempre tenuto in considerazione il reddito complessivo di tutti i componenti del nucleo.
Nel caso in cui siano presenti minori incapaci di compiere gli atti della propria età, deve essere correlato alla domanda il verbale rilasciato dalla Competente Commissione della indennità di accompagnamento o della indennità di frequenza, mentre se sono presenti maggiorenni inabili il verbale di inabilita’ al 100%.
A seguito dell’innovativa sentenza della Corte Costituzionale n. 180 del 20/05/1999 anche i nipoti in linea retta per essere equiparati ai figli, anche quando non siano orfani e abbiano uno o entrambi i genitori, sono da considerarsi a carico del nonno/a, anche se non conviventi, purché i genitori attestino con dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà di non poter mantenere il proprio figlio/a e che vivono uno stato di disoccupazione. Tale criterio con la circolare n. 2013/2000 viene applicato per le pensioni di reversibilità.
Le istanze intese ad ottenere gli assegni vengo presentate per i lavoratori dipendenti al datore di lavoro, mentre per i lavoratori autonomi, parasubordinati, pensionati e domestici via web o tramite patronati.
Gli assegni ANF vengono erogati in subordine ai componenti ed al reddito percepito durante l’anno precedente in base a delle tabelle consultabili sul sito dell’INPS
Gli assegni percepiti dal lavoratore non costituisco un reddito da dichiarare nel 730 oppure nell’Unico ma sono esenti da qualsiasi tassazione.
Riepilogo dei requisiti minimi e delle motivazioni ammissibili
Requisiti minimi per richiedere l’anticipo TFR:
- Rapporto di lavoro subordinato continuativo (dipendente pubblico o privato) da almeno otto anni, dunque stesso datore di lavoro;
- Misura massima del 70% dell’importo del TFR maturato in azienda;
- Una sola possibilità di richiesta;
Motivazioni ammissibili:
- Congedi per astensione facoltativa di maternità, formazione e formazione continua anche aziendale;
- Spese mediche per terapie, interventi, etc.;
- Acquisto o costruzione della prima casa per sé o per i figli, ristrutturazione straordinaria della casa di proprietà.
Va ricordato che sull’anticipo vanno pagate le tasse (art.11 decreto 252/2005).
- sugli anticipi per spese sanitarie, si ha una tassazione sull’importo erogato pari al 15% che si riduce dello 0.3% per ogni anno di partecipazione a forme pensionistiche complementari che vanno oltre il 15esimo anno e fino ad un’aliquota del 9%;
- sugli anticipi per spese acquisto prima casa, ristrutturazione, etc.;
- l’aliquota applicabile all’importo di TFR anticipato è pari al 23%.
Modalità di richiesta
Va sempre fatta per iscritto.
L’anticipo ad estinzione del Mutuo
È possibile chiedere l’anticipo TFR ad estinzione di un mutuo in corso nella misura in cui è finalizzato all’acquisto della prima casa per sé o per i propri figli, così come si può evincere dall’art. 2120 Codice Civile commi 6 e 8.
Ovviamente l’anticipazione della liquidazione deve essere strumentale a questo tipo di richiesta e ciò sarà valutato dal Giudice caso per caso secondo criteri di normalità e ragionevolezza.
Resta fermo che il datore di lavoro, nella propria discrezionalità decisiva, può comunque disporre di concederlo.
In allegato: Modello di richiesta e Modello di quietanza liberatoria per saldo
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